SERIE C – ADDIO ALLA RAFFALDA

Nella foto Francesco Brianzi

 

Con la ventiduesima giornata di campionato si chiude oggi alla Raffalda, all’insolito orario delle 15.00, la lunga e gloriosissima stagione dell’Everest.

Se anche oggi il Piacenza supererà l’esame Varese, la squadra piacentina sarà l’unica squadra del campionato nazionale di serie C, insieme alla RN Taranto, a non aver mai perso una partita.

Un ruolino di marcia che fa decisa chiarezza sulla forza della squadra piacentina che giocherà per l’ultima volta tra le mura amiche della gloriosa e vetusta piscina piacentina. Tanti i giovani presenti in formazione oggi, a dimostrare sia che la società piacentina ha ben operato nel settore giovanile e sia che con un occhio si guarda già al futuro.

Abbiamo avvicinato il giovane portiere Francesco Brianzi classe 1996 ed a lui abbiamo chiesto come vede questa partita.

Sarà una bella gara, penso che la Piacenza Pallanuoto giocherà una partita tranquilla senza le tipiche tensioni del campionato. La mentalità della squadra è giustamente, come hai detto bene, quella di chiudere il campionato senza sconfitte, quindi penso che la partita verrà affrontata con la dovuta concentrazione sebbene la Serie B sia già stata conquistata. Trovo più che giusto che venga dato spazio ai giocatori più giovani.

Quest’anno è stata una stagione da incorniciare sia per te che per la Piacenza Pallanuoto; quali sono i tuoi obiettivi e quali debbono essere secondo te quelli della società?

E’ vero, questa stagione è stata molto positiva, in entrambe le due squadre in cui ho avuto la possibilità di giocare (Under 17 e Prima Squadra); non solo abbiamo ottenuto risultati buoni, ma soprattutto siamo stati in grado di creare un gruppo molto coeso. Il mio personale obiettivo per il futuro è quello di mantenere, nonostante gli altri impegni, quella continuità che quest’anno ci ha permesso di ottenere questi successi. Per quanto riguarda la società invece condivido pienamente gli obiettivi che i dirigenti avevano proposto all’inizio dell’anno, ovvero concentrarsi particolarmente sul settore giovanile al fine di creare per il futuro una Prima Squadra piacentina competitiva, fresca e con tanta voglia di vincere.

Com’è stato il tuo rapporto con i giocatori, ormai compagni, della neopromossa Prima Squadra?

All’inizio non è stato facile, non sempre ascoltavo e riuscivo a mettere in pratica ciò che i miei compagni più grandi mi consigliavano, non riconoscevo in loro il ruolo che ho sempre e unicamente individuato nell’allenatore, tanto che in alcune situazioni mi sono scontrato verbalmente con alcuni di essi. Poi, un po’ spronato dal mio mister, un po’ con la mia personalità, ho imparato a conoscere meglio i miei compagni, a rispettarli e ad ascoltarli: solo così sono riuscito a inserirmi bene nel resto del gruppo.

Scuola e altri impegni: sei riuscito a conciliare tutto?

Sebbene con non poca fatica, direi di si! Oltre la pallanuoto frequento e sono rappresentante degli studenti del Liceo M. Gioia, studio Percussioni al Conservatorio G. Nicolini e faccio parte di un gruppo Scout, non mi faccio mancare proprio nulla! Non sempre è stato facile per me conciliare tutto, spesso ho dovuto tralasciare qualcosa in favore di qualcos’altro; ciononostante sono riuscito a portare avanti degnamente questi miei impegni.

Da giovane atleta quale sei hai un desiderio od un sogno in ambito sportivo?

Il mio sogno, che credo sia quello di qualsiasi atleta, è quello di essere chiamato un giorno a  rappresentare la propria nazione nelle competizioni sportive; siccome per ora è realisticamente un sogno piuttosto lontano e utopico per me spero ugualmente e di fare una buona carriera e di poter giocare a più alti livelli, perché no, magari con la Piacenza Pallanuoto.

 

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