Nella foto Giorgio Costantino bomber dell’annata.
L’Everest Piacenza Pallanuoto ha chiuso la sua stagione agonistica sabato scorso e, di tutta l’attività svolta, restano solo in gioco le tre atlete piacentine in prestito al Bogliasco, che affronteranno nelle prossime settimane le Finali Nazionali nella categoria Under 15 ed Under 17.
Al momento, nonostante una promozione conquistata molto brillantemente, nel sodalizio piacentino restano i problemi legati all’impossibilità di giocare in città le partite interne del prossimo campionato. Un’ombra pesante che grava sulla società piacentina che da ormai un decennio lamenta la carenza di spazi acqua, sia in termini di qualità che di quantità, per i propri allenamenti e che ha sempre giocato le partite alla Raffalda con una deroga, non solo per la prima squadra, ma anche per l’Under 20, l’Under 17 e l’Under 15 maschile.
Le recenti promesse delle massime cariche del Comune di Piacenza, hanno certamente alleviato questo peso, ma è certo che questa situazione non potrà essere sostenuta a lungo.
I piacentini hanno conquistato la serie cadetta dominando sostanzialmente il campionato ( unica squadra delle 80 partecipanti alla serie C, insieme alla RN Taranto, a finire imbattuta ) e terminando con nove lunghezze di vantaggio sulla Canottieri Milano e dodici sulla terza classificata, il Busto Nuoto. Questa squadra, che era retrocessa dalla serie B nella stagione scorsa, vanta comunque la miglior difesa del campionato ( 109 reti contro le 122 del Piacenza ) mentre alla compagine di Bolzonetti tocca il record delle reti segnate, ben 251 contro le 160 del Busto e le 215 della Canottieri Milano.
Pur avendo in squadra un goleador del calibro di Van der Meer ( vicecapocannoniere in una delle tre olimpiadi giocate con l’Olanda ), il maggior realizzatore dei piacentini è stato il centro Giorgio Costantino che ha realizzato ben 67 reti, totalizzate nelle 20 partite giocate. I più immediati inseguitori sono l’olandese con 46 reti ed Alessio con 44, entrambi con una partita in meno.
A seguire Falcone con 21 reti, Adami e Lazzari con 15, Samaden con 14, tutti con 20 partite giocate. Poi segue Stasi con 13 reti in 17 partite, Cighetti con 7 reti in 16 partite, Canova 4 su 18, Galante 3 su 16, Bianchi e Furini con 2 reti rispettivamente su 6 e su 10 partite giocate e per finire Merlo con 1 rete nelle 4 presenze fatte. I portieri utilizzati sono Insolitto con 20 presenze e Brianzi con 6.
Al di là di questi numeri, che poco piacciono agli esperti della pallanuoto, che va ricordato è un gioco di squadra, il maggior pregio di questi atleti è stato proprio quello di concentrarsi sulla collettività del gioco, applicando sia una difesa a zona che a pressing.
Ma il vero fiore all’occhiello della squadra piacentina sono le percentuali nelle situazioni di inferiorità e superiorità numeriche, tanto care agli esperti della pallanuoto che sostengono che le partite si vincono, o si perdono, in quelle circostanze.
Il Piacenza ha infatti realizzato ben 86 reti nelle 167 occasioni avute di superiorità numerica, subendo 36 reti nelle 138 circostanze di inferiorità numeriche; tradotto in percentuale più del 51% per l’uomo in più e per contro del 26 % di reti subite con l’uomo in meno. Numeri molto positivi soprattutto perché ottenuti anche in sfide importanti ed equilibrate che hanno permesso all’Everest di spostare l’ago della bilancia e portare a casa i tre punti.
Dunque un anno indimenticabile per i colori del Piacenza che conquista in bellezza un obiettivo inseguito da lungo tempo.